Missioni

Il PNRR si articola in 6 missioni, corrispondenti alle 6 aree di intervento previste in Next Generation EU. Le missioni sono a loro volta articolate in 16 componenti. Ciascuna missione concorre al raggiungimento degli obiettivi trasversali: il contrasto alle discriminazioni di genere, l’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno.

Missione 1 - Innovazione, competitività e cultura  (40,32 Miliardi di euro)
Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica  (59,47 Miliardi di euro)
Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile  (25,40 Miliardi di euro)
Missione 4 – Istruzione e ricerca  (30,88 Miliardi di euro)
Missione 5 – Inclusione e coesione (19,81 Miliardi di euro)
Missione 6 – Salute (15,63 Miliardi di euro)
Fonte: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Missione 1 – Innovazione, competitività e cultura:

  1. Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione
  2. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
  3. Turismo e Cultura 4.0

Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica:

  1. Economia circolare e agricoltura sostenibile
  2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
  3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
  4. Tutela del territorio e della risorsa idrica

Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile:

  1. Investimenti sulla rete ferroviaria
  2. Intermodalità e logistica integrata

Missione 4 – Istruzione e ricerca:

  1. Potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione dagli asili alle Università

La componente 2 della missione 4 “dalla Ricerca all’Impresa” è articolata in 11 investimenti raggruppati in 3 linee di intervento, per uno stanziamento complessivo di 11,44 miliardi di euro.

La componente 2 prevede una sostanziale riforma orientata all’attuazione di misure a sostegno di investimenti in ricerca e sviluppo per promuovere la mobilità di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra Università, infrastrutture di ricerca e aziende e la semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca.

Le tre linee d’intervento previste mirano a rafforzare la ricerca scientifica, favorendo la diffusione di modelli innovativi e multidisciplinari per la ricerca di base e applicata, condotta in sinergia tra università e imprese, promuovendo l’innovazione e la diffusione delle tecnologie.

  • M4C2.1 – Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra Università e imprese
  • M4C2.2 – Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico
  • M4C2.3 – Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione   

Di seguito le cinque misure di sostegno programmate nell’ambito delle tre line di intervento in cui l’Università di Pisa è attualmente coinvolta:

Partenariati Estesi (PE) – linea di investimento 1.3 (1.610 M€): promuove la creazione di almeno 10 e fino a un massimo di 14, Partenariati estesi alle università, agli enti pubblici di ricerca e a soggetti pubblici e privati altamente qualificati, su scala nazionale, per il finanziamento di progetti di ricerca fondamentale e/o applicata caratterizzati da un approccio fortemente interdisciplinare. Le attività dei consorzi, creati rispetto a tematiche selezionate tra quelle indicate nelle Linee guida MUR e organizzati in una struttura di governance di tipo Hub&Spokemirano a rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e a promuovere la partecipazione ai programmi europei e alle sfide globali. (Durata 2022-2026)

Centri Nazionali (CN) – linea di Investimento 1.4 (1.600 M€): promuove il potenziamento di strutture di ricerca e la creazione 5 Centri Nazionali “campioni nazionali” di R&S su alcune Key Enabling Technologies. I centri, organizzati in fondazioni o consorzi secondo una struttura di governance di tipo Hub&Spoke, sono dedicati alla realizzazione e allo sviluppo di programmi e attività di ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici coerenti con le priorità dell’Agenda Strategica per la Ricerca dell’Unione Europea (aggiungere link?) e con i contenuti del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027(PNR). L’intervento, che prevede anche il coinvolgimento di soggetti privati, favorisce la nascita di iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico e la valorizzazione dei risultati della ricerca. (Durata 2022-2026)

Ecosistemi dell’Innovazione (EI) – linea di investimento 1.5 (1.300 M€): prevede la creazione e/o il rafforzamento di 12 Ecosistemi dell’innovazione “leader territoriali di R&S” sul territorio nazionale. Si tratta di reti  diffuse di università, enti pubblici di ricerca, istituzioni locali e soggetti pubblici e privati altamente qualificati che, organizzati con una struttura di governance di tipo Hub&Spokeattraverso attività congiunte di altra formazione, ricerca e innovazione, intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. I progetti presentati, non hanno tematiche pre-determinate, ma un approccio orientato alle grandi sfide, favorendo la creazione di innovazione di impatto e l’imprenditorialità. (Durata 2022-2026)

Infrastrutture di Ricerca (IR) e Innovazione (II) – linea di investimento 3.1 (1.580 M€): in attuazione della linea di investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”. Le azioni avviate prevedono la creazione di Infrastrutture di ricerca (IR) individuate nel Programma Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca (PNIR) o il potenziamento di quelle esistenti e/o la creazione di reti tematiche o multidisciplinari di IR esistenti nel PNIR, nonché la realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione (II). (Durata 2022-2026)

Infrastrutture di Ricerca (IR): sono impianti, risorse e i relativi servizi (es. laboratori, strumenti o complessi di strumenti per la ricerca, collezioni, archivi etc.). Le IR sono organizzate come soggetti pubblici o come partenariato/consorzio e sono destinate ad essere fruite da una utenza ampia, nazionale, europea o globale, attraverso accesso aperto su base competitiva.

Infrastrutture Tecnologiche dell’Innovazione (ITEC)sono strutture, strumenti, impianti, risorse e servizi. L’azione prevede la costituzione o l’ammodernamento di almeno 10 Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione, organizzate nella forma di Partenariato Pubblico Privato (PPP)concepite per offrire strumentazioni, soluzioni e servizi tecnologici avanzati rivolti al mondo accademico e imprenditoriale, al fine di accrescerne la competitività. Attraverso una maggiore partecipazione e integrazione delle imprese ai processi di ricerca e innovazione, l’introduzione di modelli gestionali innovativi e la mobilitazione di competenze e di capitali privati, l’azione, mira a potenziare i meccanismi di trasferimento tecnologico, incoraggiando l’uso dei risultati della ricerca da parte del tessuto produttivo.

Missione 5 – Inclusione e coesione:

  1. Politiche per il lavoro
  2. Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
  3. Interventi speciali per la coesione territoriale

Missione 6 – Salute:

  1. Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale
  2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale

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